Skeptostory Ep.4

Un ciclone di nome Matt Willis-Jones si abbatte sullo Skepto; il festival straripa in piazza San Sepolcro.

La quarta edizione è quella che risulterà, in assoluto, tra le più frizzanti e coinvolgenti, non solo per l'altissimo livello delle opere iscritte, con il lavoro in fase di preselezione che diventa ogni anno sempre più delicato ed impegnativo, ma soprattutto per il carico di follia ed esuberanza messo in gioco dagli ospiti, che incendieranno letteralmente ogni singola giornata con la complicità di un Daniele Lucca, presentatore sin dalla seconda edizione, al top della forma. Un nome, su tutti: Matt Willis-Jones, film-maker britannico che si è formato a Chicago e ha lavorato, tra l'altro, a Londra e a Oslo, dove nel 2005 ha messo in piedi la sua video-factory indipendente Huma Nerror Productions. Sarà lui l'autentica super-star, con l'apice raggiunto al momento delle premiazioni sul palco dell'Auditorium per un fuori programma esilarante che ha lasciato un segno indelebile nella memoria di tutti i presenti. Da segnalare anche l'incursione del regista norvegese Petter Skafle Henriksen che oltre a presentare il suo "Shit no more" troverà pure il tempo per girare un nuovo lavoro ambientato proprio nella città di Cagliari.

Tantissime, come sempre, le novità: irrompono prepotentemente in scena i videoclip e la sezione Skeptoffice dedicata al mondo del lavoro; si arricchisce inoltre l'offerta per quanto riguarda la categoria "Sperimentale e Avanguardia", con i corti d'animazione che continuano a strappare numerosi consensi. Le nottate invece sono monopolizzate dall'ormai consolidato Skeptyricon e da Profondo Skepto, interamente dedicato agli horror e ai thriller più oscuri
L'azienda Tholos, operante nel campo della green-economy, entra a far parte dei partner di Skepto e curerà assieme alla ormai vecchia conoscenza Sustainable Happiness la sezione dedicata alla salvaguardia dell'ambiente; si attivano collaborazioni con enti e associazioni di respiro internazionale, come il Tirana International Film Festival, che presenterà una ricchissima selezione di lavori.
Come da consuetudine, non mancano gli appuntamenti in parallelo a Bologna, Torino, Barcellona, Madrid e a Berlino.

Il piatto forte però viene servito il sabato sera, con piazza San Sepolcro che si trasforma in un cinema a cielo aperto per la proiezione dei cortometraggi finalisti e verrà letteralmente invasa da decine e decine di appassionati che occuperanno ogni centimetro quadrato utile: probabilmente si tratta dell'immagine più bella, che rende perfettamente l'idea di come la manifestazione sia in grado di abbracciare e farsi abbracciare dal proprio pubblico.
La tanta stanchezza accumulata nei lunghissimi mesi di lavoro dedicati alla'organizzazione dell'evento svanisce come d'incanto di fronte ad un risultato assolutamente inaspettato quanto gratificante.