Il cortometraggio è ispirato al romanzo "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéey. Realizzare un cortometraggio è un'esperienza emozionale, psicologica e pedagogica, perché implica l'apprendimento di nuove tecniche e la capacità di lavorare in gruppo, di portare a compimento un progetto difficile e complesso, impegnandosi con assiduità e su un periodo lungo. Questo prodotto ha un pregio ulteriore. Riflette su quel passaggio delicato che avviene tra l'infanzia, quando ancora siamo in grado di percepire il mondo in tutta la sua bellezza in modo diretto, senza infingimenti e sovrastrutture, in modo quasi magico, e l'adolescenza, un'età difficile di transizione, già così carica degli obblighi e del conformismo della vita adulta. Il fatto stesso che ad interpretarlo siano una bambina e degli adolescenti, ha consentito agli allievi di riflettere su questi passaggi evolutivi che stanno vivendo, valorizzando l'età in cui si trovano e nello stesso tempo integrando nella loro consapevolezza che non si può mai diventare del tutto adulti senza conservare la parte migliore dell'infanzia.