Skeptostory Ep.9

Lo Skepto è così grande che dentro ti ci puoi perdere, come un vero e proprio labirinto cinematografico

 

Perditi e trova la tua strada: lo Skepto 9 si apre con un invito piuttosto esplicito ed il festival diventa una sorta di labirinto, così almeno lo immagina Riccardo Plaisant nel suo lavoro grafico.
La formula ormai è abbondantemente collaudata, ma lo staff punta sempre più in alto e riesce, ancora una volta, a stupire tutti e colpire il centro del bersaglio.
Nonostante l'organizzazione dell'evento sia ormai rodatissima, si incomincia, però, con un piccolo contrattempo: per motivi di ordine pubblico piazza San Sepolcro non sarà disponibile: in questi casi bisogna fare di necessità virtù, dunque è sempre meglio avere in mente un piano B, caso mai qualcosa dovesse andare storto; la contromossa, manco a dirlo, risulterà azzeccatissima: il Greenwich d'Essay, noto cinema situato in un palazzo storico della città a due passi dal centro, metterà a disposizione le sue due sale per la carrellata conclusiva del sabato sera; inutile dire che verrà letteralmente preso d'assalto e occupato interamente in pochissimi minuti. Gli Aperitivi Cinematografici invece saranno accompagnati per la prima volta in assoluto dal dj – set di Gianmarco Deiana, in arte J.D Tiki, noto musicista e compositore cagliaritano che cura per Radio X la rubrica intitolata emblematicamente “Cinematica”, dedicata al vastissimo mondo delle colonne sonore. Dentro ai calici, invece, a farla da padrone saranno come sempre le eccellenze prodotte dai piemontesi dell'Azienda Vinicola Santa Clelia e dai sardi delle cantine Azienda agricola Pusole e Sa defenza: tra le perle proposte, l'Erbaluce del Canavese, vino pregiatissimo con una grande tradizione alle spalle, e l'ottimo Cannonau ricavato dalle vigne lavorate con tecniche originali antichissime a Baunei e Donori.

Tanti, come sempre, gli ospiti internazionali, a partire da Sorin Mihai, attore protagonista di "Written \ Unwritten", che si lascerà piacevolmente coinvolgere dall'euforia che si respira durante tutti i quattro giorni e che sarà poi chiamato a ritirare il premio per il primo posto nella categoria "Best Short"; in giuria spiccano invece il produttore Michael Nouri, la fotografa Consuelo Bautista e Marielle Gaudry, già all'opera con AlloCiné, piattaforma tra le più conosciute al mondo per quanto riguarda la promozione dei prodotti cinematografici e delle serie TV; graditissimi i ritorni di Nicola Guaglianone e del sardo Mario Piredda, vincitore del David di Donatello del 2017 con il suo ultimo lavoro, "A casa mia" e che nel pomeriggio del giovedì presenterà, assieme ad Adam Selo, la web serie "13.11"

I veri protagonisti, è giusto sottolinearlo per l'ennesima volta, sono sempre le opere in concorso: "Garden Party" di Florian Babikian lascia tutti a bocca aperta nella categoria "Best Animation", spiccano per l'originalità e l'altissima qualità "Madre" di Rodrigo Sorogoyen, "Les Mirables" di Ladj L e "Sog", di Jonatan Schweck.
Il "Premio Speciale Alberto Signetto" per il miglior documentario va invece a "Girl Fact – A teenage guide to survive sex slavery" di Mael G. Lagadec. Per l'ormai noto "Skeptyricon" trionfa "The abscence of Eddy Table" di Rune Spaans; il premio speciale "Human\Nature" invece va al collettivo di 70 artisti coordinati da William Henne con "Inhibitum"; per quanto riguarda l'"Avanguardia e le opere sperimentali" brilla il fantastico "The Box" di Dusan Kastelic; "Homo" di Pietro Medda e dei ragazzi del Liceo Artistico Fois di Cagliari si aggiudica il "Premio Speciale Scuole". Il pubblico, invece, si innamorerà di "Bitchboy", dello svedese Mans Berthas.