Skeptostory Ep.6

Skepto si conferma sinonimo di altissima qualità: il pubblico risponde in massa per cinque giorni indimenticabili

 

La parola chiave della sesta edizione non lascia spazio ad interpretazioni: una fatica micidiale. 

È così che gli organizzatori riassumono il tutto, ma sempre con il sorriso sulle labbra, ovviamente; poi il treno dei ricordi inizia la sua corsa e viaggia veloce, frame dopo frame. Cuore e sudore la fanno da padrone, come sempre del resto.

Per la prima volta dalla sua nascita, nel 2015 lo Skepto si articola in ben cinque giorni, per cinquanta ore di proiezioni e 120 cortometraggi in rassegna, selezionati tra gli oltre 600 lavori iscritti: l'inaugurazione è fissata per martedì 14 aprile ed il programma è denso come non mai, con un calendario fitto di appuntamenti e, come al solito, le novità sono tantissime.

La Sardegna Film Commission si ritaglia un ruolo di primissimo piano e propone due eventi sensazionali, a partire dal pitching pubblico con ben trenta produttori cinematografici provenienti da tutta Europa che si mettono a disposizione per valutare i progetti di tutti i film-makers e gli sceneggiatori interessati, in un clima informale e rilassato, proprio come da copione. Il pronostico della vigilia viene rispettato in pieno, con l'iniziativa che riscuoterà un successo incredibile.
Si intensifica nel frattempo il rapporto con i vari istituti scolastici della città: il progetto "Heroes 20 20 20" prevede una serie di seminari e di incontri mattutini destinati agli studenti, l'intento dichiarato è quello di accompagnare e guidare i giovani all'interno del vastissimo universo del cortometraggio, con un occhio di riguardo per le tematiche legate alla sostenibilità ambientale. In quest'ottica, spicca tra le altre la collaborazione con la "South Pole Carbon", azienda di calibro internazionale specializzata in protocolli ecologici e certificati verdi.

Il festival, nel frattempo, sbarca a Londra e si conferma nelle sedi parallele di Barcellona, Tirana, Berlino e Bologna.

Il pubblico di Cagliari invece godrà di tutta una serie di eventi collaterali ed esclusivi: il workshop sull'utilizzo dei droni per le riprese aeree, ad esempio, e gli ormai collaudati Aperitivi Cinematografici. Ai fornelli, intanto, si registra l'esordio dello chef pluri-premiato Luigi Pomata, che garantirà un ulteriore salto di qualità all'intera manifestazione.
Tra le perle più brillanti, spicca senza dubbio "Walking with Red Rhino", il documentario su Alberto Signetto realizzato da Marilena Moretti, "Un atto di dolore" del regista sardo Joe Bastardi e “Pandas” di Matúš Vizár che infiamma la sezione “Skeptyricon”. Tanti consensi anche per le categorie "Workers – Lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi", "Fronti e Frontiere" e “Skepteen”.

A furia di elencare i fatti principali si rischia però di perdere di vista l'aspetto più importante: il sogno diventa realtà, lo Skepto nel giro di appena sei anni si è trasformato in un enorme connettore che mette in relazione tra di loro ospiti e giurati, con diverse collaborazioni artistiche che germogliano proprio durante la manifestazione. È questo, in definitiva, il motivo d'orgoglio più grande per chi questo festival l'ha ideato e alimentato sino a farlo diventare grande, ben oltre le aspettative.