Si parla di Supereroi con Guaglianone. E poi tutti in piazza. Con le proiezioni all'aperto si chiude lo Skepto 7

Ultimo giro per la giostra di quest'anno. Con le proiezioni sotto le stelle nella Piazza San Sepolcro e la cerimonia di premiazione all'Auditorium finisce l'edizione 2016 dello Skepto International Film Festival.

Dopo la grande affluenza di ieri, con tante sezioni in cui non c'era nessun posto libero e la fila all'ingresso delle sale di proiezione, il ricco programma di oggi è iniziato con la stessa partecipazione. Alle 11 la saletta dell'Hostel Marina era piena per i Corti Freschi di Sardegna, lavori fuori concorso che trattano di tematiche legate all'Isola. Tra questi segnaliamo Andrea Mura Umberto Cao con il loro "Nodas Launeddas in tempus de crisi" e "Temposdi Gabriele Incollu, confronto tra il mondo dei bambini di oggi e di 100 anni fa (1915-2015).

 

Alle 13, l'agorà dell'Hostel Marina si è riempita di filmmaker, operatori e semplici appassionati per gli aperitivi cinematografici.

Dalle 15 è iniziata la scorpacciata di corti con la proiezione delle sezioni Stile libero, Videoclip&music e Docushort, con i lavori documentaristicidella selezione dedicata alla memoria del regista piemontese grande amico di Skepto Alberto Signetto. Tra i cortometraggi di questa sezione da vedere "Rukan" di Hossein Jehani (AUSTRALIA-IRAN) sulle vicende dei campi profughi Yazidi in medio Oriente ed "Hermanos" di Marcus Fiebig, sull'incontro tra i bambini ormai cresciuti di un orfanotrofio boliviano.

 

Alle 19 all'Hostel ci sarà l'atteso incontro con lo sceneggiatore del film candidato a 16 David di Donatello "Lo Chiamavano Jeeg Robot", Nicola Guaglianone. L'autore romano, attualmente al lavoro sulla sceneggiatura di "Suburra", prima serie italiana targata Netflix, terrà un incontro dal titolo "Una chiacchierata su cinema e superpoteri" durante il quale parlerà della sua visione particolare degli eroi e del cinema nostrano. Guaglianone è candidato al David per la miglior sceneggiatura dell'anno.

 

Dalle 21.30 inizieranno le proiezioni dei finalisti in contemporanea all'Hostel, all'Auditorium e all'aperto in piazza San Sepolcro.

Tra i cortometraggi assolutamente da non perdere di questa categoria ci sono  "We can't live without cosmos" di Konstantin Bronzit, corto di animazione russo sull'amicizia tra due cosmonauti che ha ricevuto una nomination agli Oscar 2016,  "Dissonance" di Till Nowak (GER) che parla della storia di un musicista al confine tra il suo mondo interiore e la realtà. Ancora da vedere "MeTube2" di Daniel Moshel (Austria), seguito del grottesco cult pluripremiato nel 2013 e "The chicken" della bosniaca Una Gunjak, sul regalo molto particolare ricevuto da una bambina per il suo sesto compleanno nella Sarajevo del 1993.

 

La cerimonia di chiusura si terrà all'Auditorium al termine delle proiezioni. Verranno premiati il vincitore assoluto e i migliori corti delle varie categorie.